Una bella canzone molto hardcore/punk (o giù di lì, non ci ho mai capito molto di generi)- ma a mio parere viene bene anche in acustica - sul quartiere di Parma che resistette alla Marcia su Roma. Di recente è stata utilizzata anche da Zerocalcare nel fumetto-reportage sulla resistenza curda all'Isis "Con il cuore a Kobane". Se anche stanotte durasse cent'anni staremo svegli abbracciandoci al buio Il nemico è alle porte della nostra città Se anche stanotte durasse cent'anni staremo in piedi abbracciati ad un sogno Che ha una scritta sul volto: Da qui non si passerà! L'orgoglio diventa un'arma negli occhi dei bottegai Si leva l'urlo di Parma: Non ci avrete mai! L'oltretorrente non si arrende, stringe i pugni e spara e sanguinando spera Grida all'aurora che si accende con voce fiera e viva, "a Roma non si arriva!" Se anche stanotte durasse cent'anni resiste il sogno di un giorno di sole Gloria riempi le strade della nostra città Se anche stanotte durasse cent'anni sorrideremo inchiodati alla croce Morte fatti da parte che passa la libertà L'amore diventa un'arma nel cuore, nel cuore dei bottegai Ancora un urlo su Parma: Non ci avrete mai! mai! L'oltretorrente non si arrende, stringe i pugni e spara e sanguinando spera Grida all'aurora che si accende con voce fiera e viva, "a Roma non si arriva!" L'oltretorrente non si arrende, stringe i pugni e spara e sanguinando spera Grida all'aurora che si accende con voce fiera e viva, "a Roma non si arriva!" con voce fiera e viva, "a Roma non si arriva!" con voce fiera e viva, "a Roma non si arriva!""